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Ricordi ed emozioni, guardando La Minaccia Fantasma, primo episodio della trilogia prequel di Guerre Stellari
di Alberto Cecchetti
[pubblicato su RiLL.it nel marzo 2000]
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...
Beh, che ci crediate o no, sono queste parole che scorrevano su uno schermo la prima cosa che mi ricordo di avere mai visto in un cinema.
Data l'età che avevo allora, infatti ero piuttosto piccolo e non sapevo leggere, mi ricordo anche che mio padre, seduto accanto a me, mi leggeva quel testo che scorreva sullo schermo, testo che ora, a distanza di quelli che sono tanti anni, mi rendo conto è stato per me non solo l'inizio della più grande saga di fantascienza mai realizzata ma anche l'inizio della mia vita come appassionato del genere.
Sinceramente devo confessare che sulla base di questo per me Star Wars ha un significato molto forte. Sono ben consapevole del fatto che questa saga probabilmente ha un significato altrettanto forte per milioni di persone, però in questi anni ogni volta che su uno schermo ho rivisto scorrere quei titoli ho sentito riaffiorare in me tutte quelle emozioni che ho provato la prima volta, come se quello che vedevo fosse una cosa fatta solo per me; come se fossi dentro al più meraviglioso dei miei sogni.
Detto questo credo sia facile capire con che spirito abbia vissuto il fatto che nelle sale cinematografiche di tutto il mondo sarebbe uscito il primo capitolo della serie: Episodio I - La Minaccia Fantasma, e soprattutto con che ansia abbia aspettato che uscisse qui in Italia.
Infatti appena è uscito mi sono fiondato al cinema per vederlo (e più di una volta...), per vedere se all'inizio c'erano sempre quelle parole (e c'erano!), per riprovare ancora quella meravigliosa emozione...
Riguardo a Episode I finora ho sentito un sacco di pareri, sia positivi che negativi, ho visto un interesse enorme (mi sarei stupito del contrario) da parte della stampa (specializzata e non) e da parte dei media.
Inoltre anche altri settori che niente hanno a che fare con quelli sopracitati hanno dimostrato lo stesso un grande interesse: credo che a pochi sia sfuggita la campagna pubblicitaria di una nota società petrolifera che ha utilizzato alcuni personaggi e "iconografie" di questa saga, oppure il fatto che una società dolciaria abbia commercializzato merendine in barattoli di latta dedicati ai personaggi dell’ultimo episodio; insomma, l'uscita di questo film si è fatta sentire molto, in tutti i sensi.
Per quei due o tre lettori che non lo sapessero (anche se dubito che ce ne siano) Episode I è il primo capitolo assoluto (perlomeno per quello che riguarda i film, infatti esistono libri in cui sono narrate le vicende precedenti) di quella che è la linea del continuum temporale di Star Wars.
Nel film ci troviamo di fronte personaggi che abbiamo già visto nei "vecchi" episodi, come per esempio un Obi-Wan Kenobi ancora molto giovane e irruente, uno Yoda che presiede il consiglio dei cavalieri Jedi e un Anakin Skywalker (il futuro Dart Vader o, come è stato inspiegabilmente chiamato nei tre episodi "classici" della serie, Lord Fenner) bambino, attorniati da una serie di nuovi personaggi come il nobile Qui-Gon Jinn, un potente maestro Jedi; la affascinante regina Amidala del pianeta Naboo; il malvagio Dart Maul, un Sith, ovvero un Jedi decaduto completamente dedito al lato oscuro.
La cosa che inevitabilmente salta subito all'occhio è l'impressionante utilizzo che è stato fatto degli effetti speciali. Ci sono personaggi completamente realizzati al computer che interagiscono alla perfezione con gli attori in carne e ossa, per non parlare poi degli spettacolari scenari creati sempre grazie a queste sofisticatissime tecnologie.
Però non bisogna credere che il film si regga interamente su questo fattore, per importante che sia. Infatti il meraviglioso lavoro della tecnologia cinematografica è la cornice di una storia appassionante e coinvolgente, farcita dalle personalità dei personaggi che creano un intreccio veramente forte.
Personalmente sono stato molto colpito dal maestro Jedi Qui-Gon Jinn (interpretato da un grandissimo Liam Neeson) che guida il giovane Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) lungo il difficile cammino che lo farà diventare un cavaliere Jedi.
Il personaggio di Neeson riveste un ruolo fondamentale, infatti è lui che per un puro caso scopre il piccolo Anakin Skywalker (Jake Lloyd) rendendosi conto delle potenzialità del bambino, ed è sempre lui che guida la rivolta degli abitanti di Naboo, aiutati dai Gungan, una razza anfibia piuttosto primitiva che vive sotto gli oceani del pianeta, contro la confederazione... in poche parole potrei dire che è lui l'eroe del film. Però la parola eroe non va fraintesa; difatti Qui-Gon Jinn dimostra una grandezza d'animo enorme, ma anche una grande umanità, assumendo quasi i connotati di quel grande Ettore raccontatoci da Omero nella sua immortale Iliade.
Ma le citazioni a tutto ciò che era proprio di un'epoca classica non finiscono qui: infatti a metà del film c'è una spettacolare gara tra veicoli chiamati "sgusci", piccoli abitacoli trainati da una coppia di reattori proprio come le bighe erano trainate dai cavalli (e nel modo in cui alcune di queste scene sono girate c’è un evidente rimando alla corsa delle bighe al Circo Massimo in Ben Hur, NdP).
Inoltre anche la figura dei cavalieri Jedi assume un connotato leggermente diverso da quello che acquisiranno poi. Sotto certi aspetti hanno un'aura più mistica, utilizzano di più i loro poteri spirituali e mentali, come si vede spesso nei combattimenti contro i droidi (e devo dire che tutte le scene di combattimento del film sono veramente realizzate benissimo).
Altro personaggio molto enigmatico è la regina Amidala (interpretata da Natalie Portman, una giovane e bellissima attrice di origine israeliana) che nonostante un atteggiamento apparentemente "distaccato", si rivela essere ben presto dotata di un carattere tenace e intraprendente.
Per non parlare poi del piccolo Anakin Skywalker, dotato di una genuinità e un entusiasmo meravigliosi che lo rendono subito un personaggio di grande spessore.
Spessore che, purtroppo, non appare in Dart Maul, l'immancabile "cattivo" della situazione. Infatti Maul, per quanto impressionante sia visivamente, a mio parere non ha neanche un centesimo dello spessore di Dart Vader. Infatti, mentre Vader appariva (e apparirà, perchè in fondo è lui il vero grande protagonista di tutta la saga) molto complesso sotto il profilo psicologico, Maul non è altro che un "cattivo e basta", una "marionetta del lato oscuro" che non fa altro che apparire davanti ai Jedi, tirare fuori la (doppia) spada laser e combattere. Punto.
Con questo non voglio dire che si tratti di un brutto personaggio, anzi, ma che un po' di caratterizzazione in più non avrebbe guastato.
Tirando le somme a mio parere questo primo episodio di Star Wars è un film meraviglioso (anche se i primi tre sono, e saranno per sempre, pietre miliari della cinematografia fantascientifica) che, sono sicuro, farà sentire il peso del suo fascino per molto tempo.
Per concludere vorrei ringraziare a nome mio e, perchè no, a nome di una intera generazione, tutti coloro che hanno reso possibile la creazione di questo meraviglioso sogno che è la saga di Guerre Stellari e vorrei ringraziare, infine, mio padre, che quel giorno di tanti anni fa mi portò al cinema Goldoni a vedere quello che io reputo "il film della mia vita".
Grazie.