Vorrete sapere qualcosa sulla Spagna…

Presentazione dell'AEFCFT (Asociación Española de Fantasía, Ciencia Ficción y Terror) e di Articolo 45.1, il racconto vincitore del XXII premio Domingo Santos pubblicato nell'antologia "La Maledizione e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni" (collana Mondi Incantati)
di Paco Arellano
[pubblicato su RiLL.it nel gennaio 2015]

A Lucca Comics & Games 2014 RiLL ha avuto come ospite Paco Arellano, responsabile della casa editrice spagnola La Biblioteca del Laberinto e membro dell'AEFCFT (Asociación Española de Fantasía, Ciencia Ficción y Terror). Oltre a premiare il racconto vincitore del XX Trofeo RiLL, Paco ha parlato dell'attività dell'AEFCFT, del mondo del fantastico spagnolo e, infine, ha presentato "Articolo 45.1", il racconto spagnolo presente nella sezione RiLL Europe dell'antologia La Maledizione e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni (collana Mondi Incantati). Con piacere riproponiamo qui il suo intervento, in forma di discorso.

Sono qui oggi in qualità di rappresentante dell’AEFCFT (AEFCFT (Asociación Española de Fantasía, Ciencia Ficción y Terror). La nostra associazione è un “discendente diretto” di altri club che, in passato, si sono dedicati alla promozione di questi generi letterari, e sponsorizza il premio Domingo Santos.

Domingo Santos è uno dei più famosi scrittori viventi spagnoli di fantascienza e le sue opere sono note sia all’interno che all’esterno dei nostri confini.
Il premio è assegnato dal 1992, e l’importanza acquisita nel tempo dagli autori che lo hanno vinto è la migliore dimostrazione della qualità dei racconti che partecipano al concorso. La rivista Delirio (edita da La Biblioteca del Laberinto, NdP) ha cominciato a pubblicare i racconti vincitori nel 2013. A breve ospiterà il vincitore del 2014, e quello che ci auguriamo è una lunga e proficua collaborazione.

Al di là del premio Domingo Santos, le attività dell’AEFCFT sono molteplici; ad esempio, la sponsorizzazione e promozione di convention nazionali di fantascienza e la pubblicazione di raccolte di racconti: mi riferisco alle antologie Visiones, che pubblicano racconti inediti di autori spagnoli all’inizio della loro carriera (e sulle cui pagine saranno anche pubblicati i racconti vincitori del XX e del XXI Trofeo RiLL, NdP).

La fantascienza in Spagna sta attraversando un buon momento, nonostante la crisi.
Ci sono però alcuni problemi di carattere generale, ben noti in quasi tutto il mondo. Io credo che la letteratura di fantascienza in quanto tale stia attraversando una fase peggiore di altre letterature di genere fantastico: il fantasy epico o l’horror, per esempio. Le grandi saghe degli autori più famosi (come George Martin, Brandon Sanderson o il polacco Andrzej Sapkowski) coprono da sole la maggior parte delle vendite della narrativa fantastica. Sono libri costosi, opere che assorbono a lungo i lettori, e che sono amate sia dagli appassionati di sempre sia dai più giovani, che magari sono cresciuti senza nemmeno conoscere i grandi classici del passato, come Dick, Moorcock e Leiber. Non so se questo sia un bene o un male; di sicuro, segna un cambiamento nelle mode e soprattutto nelle modalità di lettura.
La Spagna non è estranea a questi fenomeni, e gli editori si lasciano guidare, cercando di realizzare più vendite possibile. Oggi queste grandi saghe sono conosciute da tutti ma, all’origine, furono quasi sempre pubblicate per scommessa personale degli editori.

Penso che vorrete sapere qualcosa riguardo agli appassionati e alle associazioni che in Spagna si occupano di fantascienza o fantasy, e riguardo agli autori e agli editori spagnoli…
Posso dirvi che il numero effettivo di appassionati non è noto e che in Spagna gli editori sono molto riluttanti a fornire i dati vendita dei libri (eccezion fatta per quelli di maggior successo), informazione quest’ultima che potrebbe permettere di fare una stima approssimativa. La mia opinione personale è che i lettori abituali di fantascienza sono un migliaio, e ovviamente non comprano tutto quel che viene pubblicato.
A livello di club, in Spagna ci sono purtroppo solo tre o quattro associazioni, gran parte delle quali si dedica a temi molto specifici (il fantasy epico, le opere di Tolkien...). L’AEFCFT è la sola associazione che punta esplicitamente a durare nel tempo, e anche per questo organizza il premio Domingo Santos.
Per quanto riguarda gli autori spagnoli, vivono un momento assolutamente positivo: alcuni di loro hanno recentemente ottenuto una meritata fama internazionale, per i loro romanzi e per il loro contributo personale al genere cui si dedicano. Ad esempio, Felix J. Palma, autore del romanzo “El Mapa del Tiempo” (in italiano: “La Mappa del Tempo”, edito prima da Castelvecchi e poi da LIT – Libri in tasca, NdP), è giunto in finale al premio Hugo; da un romanzo di Juan Miguel Aguilera e Eduardo Vaquerizo è stato tratto un film di un certo successo (si riferisce a “Stranded - Naufraghi”, film del 2002 della regista spagnola Maria Lidon, con Vincent Gallo e Maria de Medeiros, NdP). Insomma, è un mondo che sta crescendo e tutti noi speriamo di crescere sempre più.
Cosa dire degli editori? La questione mi tocca da vicino… sicuramente, siamo una categoria molto eterogenea, e con intenzioni molto diverse da editore ad editore... ma, come giusto aspettarsi, siamo molto coraggiosi e non ci risparmiamo, anche se, lo ammetto, a volte ci facciamo prendere la mano, puntando un po’ troppo sui titoli più facili e di maggior richiamo, dimenticando altre opere che potrebbero comunque piacere ai nostri lettori.

Vorrei parlare un po’ della fantascienza italiana, visto che siamo in Italia… ma la fantascienza italiana è poco conosciuta, in Spagna. Non è mai stata pubblicata, ad esempio, un’antologia ad essa dedicata. Personalmente, non conoscendo l’Italiano, ho letto solo alcune raccolte di racconti uscite anni fa in Francia, poche (molto poche) storie che sono apparse negli anni in varie riviste, e alcuni romanzi autoconclusivi e molto vecchi.
Sulla rivista Delirio abbiamo pubblicato due storie di Riccardo Leveghi e ne pubblicheremo un’altra a breve, ma queste sono solo gocce in un oceano di oblio. Sarei felice se qualcuno fosse disposto a collaborare con noi per migliorare la conoscenza della fantascienza italiana in Spagna.

Prima di concludere il mio intervento, vorrei soffermarmi sul racconto vincitore del premio Domingo Santos incluso nell’antologia Mondi Incantati curata da RiLL quest’anno.
Il racconto si intitola “Articolo 45.1” e, per me, è un capolavoro.
L’autore, Aitor Solar Azcona, mi ha inviato un breve testo di presentazione:

Come si può intuire facilmente, il titolo del mio racconto è ispirato a “Fahrenheit 451” ma, anche se la storia ha alcuni elementi in comune con quella narrata dal grande Ray Bradbury, ruota fondamentalmente intorno alle mie preoccupazioni riguardo ai nuovi supporti digitali per la trasmissione delle opere e della cultura.
L’idea per il racconto mi è venuta riflettendo sull’alternativa posta da Neil Postman nel suo famoso saggio “Divertirsi da morire”, in cui si chiede se il futuro sarà più simile alla distopia rappresentata da George Orwell in “1984” o a quella, più sottile e seducente, de “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley (in ogni caso, non ci mancheranno le influenze classiche!).
Ho scritto il racconto senza aspettarmi di vincere il premio Domingo Santos. Se ho deciso di mettere in ordine, nero su bianco, le mie preoccupazioni è stato perché vedo che ci si affida sempre di più, e a un ritmo che continua a crescere, ai sistemi cloud e da remoto, e che la fantascienza stessa sembra una cosa del passato.
Quanto a me, sono nato a Madrid nel 1976; sono un fisico, programmatore, traduttore e (nel mio tempo libero) uno scrittore. Ho iniziato a scrivere tardi, quando stavo per diventare papà, e finora ho pubblicato racconti autoconclusivi in svariate antologie spagnole, spaziando come generi dall’horror lovecraftiano (di cui sono molto appassionato) alla fantascienza più vicina ai nostri giorni. Porto sempre con me un taccuino, in cui appunto le idee che mi vengono e da cui le cancello man mano che le uso nelle mie storie. Il mio impegno è che il taccuino diventi vuoto, un giorno.
Considero un onore e un privilegio essere pubblicato in Italia, sull’antologia del Trofeo RiLL, e ringrazio sin d’ora chi apprezzerà il mio racconto. Spero che questa collaborazione porterà altri frutti, in futuro (è per questo che siamo lettori di fantascienza!) e che si potrà continuare a proporre agli appassionati di Italia e Spagna nuove storie da leggere.

(consulenza per la traduzione dallo spagnolo: Massimiliano Malerba)

Nella foto: Paco Arellano (a sinistra) premia Michele Piccolino, vincitore del XX Trofeo RiLL.
(foto di Massimiliano Malerba)

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