Una voce lontana, una sera a Roma...

L’autore vincitore del XV Trofeo RiLL racconta dal suo punto di vista la serata di letture condivise Parole da Viaggio, andata in scena venerdì 23 aprile 2010 al Teatro Quarticciolo di Roma.
di Luca Barbieri
[pubblicato su RiLL.it nel maggio 2010]


Durante la serata di letture condivise Parole da Viaggio, al Teatro Quarticciolo di Roma, il racconto vincitore del XV Trofeo RiLL, “Accadde fra le umide foreste di Madre Africa”, di Luca Barbieri, è stato adattato e letto da Massimiliano Malerba, altro autore premiato nel XV Trofeo RiLL.
Luca Barbieri racconta qui le sue emozioni di quella serata...



La tecnologia, banale ma vero, ti permette anche di essere dove, fisicamente, non sei.
Un tempo nemmeno troppo lontano, per poter vivere soltanto un frammento dell’emozione di ascoltar leggere un proprio brano in un teatro dove non si poteva essere personalmente presenti, si doveva inviare un messo, istruirlo su cosa avrebbe dovuto ascoltare e come avrebbe dovuto farlo e, al suo ritorno, farsi raccontare le sensazioni vissute: emozioni di quarta mano, dunque, roba di poco valore. L’alternativa poteva essere quella di comprarsi un pappagallo, farlo arrivare in teatro ben chiuso dentro una voliera d’acciaio, costringerlo ad ascoltare le letture, farselo riportare indietro da un amico compiacente e sperare che l’animale ripetesse, in modo meccanico e con voce chiocciante, quello che aveva sentito: beh, in questo caso ammetto che lambiamo il limite del surreale.

Io, figlio del nuovo millennio, grazie a internet, mi sono limitato a sedermi su una comoda poltroncina dallo schienale morbidamente imbottito, ad indossare un paio di cuffie e a cliccare sul link del sito di Fusoradio. E, in questo modo, ho ascoltato quel che Massimiliano Malerba aveva da dirmi.

Rapide impressioni di viaggio, schegge di sensazioni vissute da un ragazzo in cerca di esotiche avventure, paesaggi ammirati dal bordo di una chiatta in viaggio lungo un limaccioso fiume africano, assurde storie di feroci pirati, di città abbandonate e di mari velenosi.
Questo aveva da dirmi Massimiliano; in parte cose sorprendentemente familiari. In parte, e non totalmente familiari, perché il sentirsi leggere è una sensazione straniante, che inganna i sensi, e nel farlo ti viene naturale chiederti chi abbia scritto quelle parole che si annodano tra loro in eleganti intrecci musicali, e perché lo abbia fatto, e cosa in realtà abbia voluto dire l’autore. Poi scopri (ricordi?, NdP) di essere stato tu a scriverle, e, incredulo, ti domandi come sia possibile che le tue parole abbiano un suono talmente bello e coinvolgente se lette da una voce altrui, un suono molto diverso da quello che avevano avuto rimbalzando all’interno del tuo piccolo cranio.

Dunque grazie per il regalo che mi è stato fatto, grazie ai ragazzi del RiLL e alla profonda voce romana di Massimiliano, grazie a Fusoradio e al Teatro Quarticciolo. E, infine, grazie a internet, perché di pappagalli da mandare a Roma proprio non ne avevo.

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