XX Trofeo RiLL: finalisti e giudizi della Giuria

Questa pagina ospita una breve rassegna dei commenti dei giurati del XX Trofeo RiLL sui dieci racconti finalisti. Un “omaggio” al lavoro di ciascun autore, e un modo per rendere pubblico il contributo critico dei nostri amici giurati.

I racconti sono distinti in premiati e menzionati, sulla base dei risultati del concorso.

I cinque testi premiati sono pubblicati nell’antologia La Maledizione e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni  (collana Mondi Incantati), insieme ai racconti da noi selezionati nell'ambito del premio SFIDA e a quelli della sezione RiLL Europe.

In questa pagina presentiamo anche gli autori di ciascun racconto, con delle brevi note biografiche. Una scelta con cui vogliamo dedicare spazio e attenzione a chi ci ha sostenuto nel modo per noi più gradito: inviandoci un bel racconto.

Racconti Premiati

Primo Classificato, Vincitore del XX Trofeo RiLL
La maledizione del premio Di Biasio Agresti Salottolo Illiano De Scisciolo
di Michele Piccolino, Ausonia (Frosinone)

- Un racconto lineare e ben costruito, sviluppato all’insegna dell’ironia, sia nella verace caratterizzazione etnico-folcloristica dei personaggi sia per i riferimenti al “dietro le quinte” del mondo dei premi letterari.
- Un racconto solido e narrato con un azzeccato tono ironico, sottolineato dall’uso del dialetto nei rapporti fra il protagonista e la moglie. Il finale positivo e sorridente costituisce un pregio raro.
- Brioso, arguto, molto ben condotto, con la geniale citazione lovecraftiana del rito cthulhuloide, ri-ambientato e ri-adattato però nell’Italia centro-meridionale.

Michele Piccolino ha 42 anni e vive ad Ausonia (Frosinone) con la moglie Giovanna e il figlio Giuseppe. Avvocato, insegna presso la Facoltà di Economia dell’Università di Cassino.
Ha partecipato a molti concorsi letterari, di fantascienza e mainstream, riportando spesso importanti piazzamenti o vincendoli. Al Trofeo RiLL si è classificato quarto nel 2001, ed è stato finalista nel 2006 e nel 2011.
Suoi racconti sono usciti in numerose antologie. Con le edizioni Tabula Fati ha pubblicato il romanzo “La Creatura senza nome” (2010) e l’antologia di racconti mainstream “Il pettine lungo il fiume e altre storie improbabili” (2013).
Ha organizzato nel 2002 e nel 2003 il premio Douglas Adams, per racconti di fantascienza umoristica.

Secondo Classificato
Variante chiusa
di Alain Voudì (Genova)

- Un racconto che si muove con maestria fra piani diversi. Il mistero, l’amore, il gioco, la seduzione si mescolano in modo sapiente in una vicenda racchiusa in una “trama di scuola”: la partita a scacchi con la Morte.
- Un soggetto classicissimo, sviluppato in modo ispirato e con un’ottima scrittura. Una situazione angosciante e claustrofobica che l’autore però riesce a non rendere tale.
- Un racconto sorprendente per la qualità della fattura, che riesce a evitare sempre il senso di noia da deja-vu e, anzi, è capace di generare una forte empatia fra il protagonista e il lettore. Avvincente.

Alain Voudì è nato a Genova nel 1963, ma vive in giro per il mondo.
Grande appassionato di lettura e di scrittura, è stato vincitore o finalista in molti concorsi letterari.
Suoi racconti sono usciti, fra gli altri, nel Giallo Mondadori, sulle riviste Robot, Delos Science Fiction Magazine, Fantasy Magazine e Writers Magazine Italia, oltre che nella serie “365 storie per un anno” (Delos Books), nella collana FantaErotika (Lite Editions) e nelle antologie “Il Cerchio Capovolto” (I Sognatori, 2011 e 2012). Collabora fin dai primordi alle collane Delos Digital, per le quali ha firmato la fortunata serie western-punk “Trainville” e diversi episodi della collana “The Tube”.

Terzo Classificato
La distanza tra le eternità
di Massimiliano Malerba (Roma)

- Ottima scrittura al servizio di un’idea molto originale, geniale e folle: applicare l’analisi statistica in ambito religioso. Il sogno deterministico di Laplace diventa realtà, e racconto.
- Un intrigante plot complottista, un’ambientazione quanto mai vicina al lettore italiano, e una scrittura solida e ispirata. Serve altro?
- L’idea di trovare una sintesi fra il “filone mistico” e il data mining è davvero spassosa. Chi lo ha scritto sa di che cosa parla, oppure si è documentato molto bene.

Massimiliano Malerba, ingegnere aerospaziale, è nato nel 1971 ad Arpino (Frosinone), ma vive a Roma, dove lavora nel settore dell’Information Technology e del Project Management.
Da sempre affascinato dalla letteratura fantastica e dalla fantascienza, da alcuni anni scrive racconti, con i quali è stato premiato in diversi concorsi. In particolare, ha vinto il XVII Trofeo RiLL con il racconto “Il Funzionario”; con “Nella notte assetata” e “La conquista” è stato fra gli autori premiati di SFIDA, altro concorso curato da RiLL, rispettivamente nel 2011 e nel 2013.
Nel novembre 2013 RiLL ha curato l’antologia L’ostinato silenzio delle stelle (ed. Wild Boar), che propone nove suoi racconti, di cui sei inediti.

Quarto Classificato
Above
di Ilaria Tuti (Gemona del Friuli, Udine)

- Un racconto che parla in chiave fantascientifica di ingegneria genetica applicata agli uomini proponendo, anche col dovuto carico emozionale, un problema etico che forse in futuro dovrà davvero essere affrontato.
- Ben scritto e ben condotto, con un finale emotivamente intenso. Una riuscita contaminazione di fantascienza e orrore.
- Me ne sono innamorato appena ho capito dove andava a parare. Fanta-romanticismo sociale. Tenero, con una sensibilità femminile davvero pregevole.

Ilaria Tuti è nata a Gemona del Friuli (Udine), dove tuttora vive.
Appassionata di pittura, realizza immagini digitali per copertine e libri illustrati.
Ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2012 (“Isabel”, Edizioni Montag) e, più di recente, diversi romanzi brevi, di genere horror e di fantascienza, per Delos Digital (“La fame e l’inferno”, “Ceneri”, “Nido di Carne”, per la collana The Tube; “Cerberus”, “Egemona”, “Profondo Alpha”, per la collana Chew-9).
Ha vinto il XLI Premio Gran Giallo Città di Cattolica con il racconto “La bambina pagana”, che uscirà nella collana Giallo Mondadori a dicembre 2014.

Quinto Classificato
La tessera
di Luca Simioni (Cittadella, Padova)

- Un racconto strettamente legato all’attuale crisi economica (e del lavoro), che viene rielaborata in chiave di distopia futuristica, con una scrittura ispirata e un finale sorprendente e amaro.
- Un racconto solido, che usa la fantascienza per comunicare un messaggio, una riflessione sul presente, e lo fa con efficacia.
- Un “racconto-editoriale”, per parlare di una piaga sociale come la disoccupazione. Una distopia che rischiamo di vivere di qui a qualche decennio....

Luca Simioni, scrittore-operaio, è nato nel 1975 a Cittadella (Padova), dove tuttora vive con moglie e figlia.
Laureato in Storia, appassionato di nazionalismo e movimenti di massa, dal 2010 scrive monologhi surreali e racconti fantastici.
Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su antologie edite da Limana Umanita. Il suo romanzo fanta-realistico “E ora, con l’aiuto del sole…” (ed. El Squero) è uscito ad ottobre 2014.

Menzioni di Merito

Il fantasma del mare
di Davide Carnevale (Fondi, Latina)

- Un soggetto originale, una scrittura potente ed evocativa. Immaginifico.
- Ambientazione intrigante, per un racconto ricco di suspense.
- Sembra una distopia, ma è ispirato a una storia vera. Un inquietante apologo sull’ambizione dell’uomo.

Davide Carnevale vive a Fondi (Latina), dove è nato nel 1987.
Sin da piccolo è innamorato della lettura, e dal liceo scrive racconti e poesie. È laureato in Lettere e Filosofia, e la sua tesi, in Letteratura comparata, è dedicata al realismo nella fantascienza, con particolare riferimento ad autori come Wells e Dick.
Con il racconto “Il Tanatofono” si è classificato al secondo posto al XIX Trofeo RiLL, mentre con "La Crepuscolo degli Dei" è stato fra i vincitori dell’edizione 2014 di SFIDA
.

L’aggiornamento
di Matteo Doglio (Rivalta Bormida, Alessandria)

- Un solido racconto di fantascienza, ben scritto e strutturato.
- Una “distopia socio-tecnologica”, con un bel finale a base di carta e penna.
- Una storia sviluppata con competenza tecnica, sia per la scrittura che per i riferimenti tecnologici. E con una certa ironia rispetto ad alcune “mode” del momento...

Matteo Doglio, nato nel 1989, vive ad Acqui Terme, nel basso Piemonte, e studia Architettura all’Università di Genova.
Fin da piccolo affamato di storie e di libri, disegnatore amatoriale e amante del cinema e del fumetto, inizia a scrivere a quindici anni, per gioco. In breve tempo si innamora della scrittura e comincia a stendere i suoi primi racconti.
Si è classificato al secondo posto al XVII Trofeo RiLL, con il racconto di fantascienza “La scintilla della Vita”, e al quarto posto un anno dopo, nel 2012, con il racconto fantasy “Unda”.

L’estrattore
di Massimiliano Giri (Borgo Maggiore, Repubblica di San Marino)

- Un racconto efficace, che parte a razzo con una scena iniziale di grande crudezza.
- L’acme del racconto circolare: sogno dentro un sogno. Mi ha ricordato Dean Koontz.
- La soluzione finale al problema delle carceri: così umano, così gelido, così al passo dei tempi che verranno.

Massimiliano Giri è nato nel 1977 nella Repubblica di San Marino, dove vive e lavora come responsabile web marketing.
Grande appassionato di letteratura fantastica, si dedica stabilmente alla scrittura da qualche anno. Sui racconti sono usciti sulle riviste Robot e Writers Magazine Italia (Speciale Science Fiction), oltre che su alcune antologie. Nel 2014, il suo racconto “Madre di sangue” è stato pubblicato nella saga zombie “The tube exposed” (ed. Delos Digital).
Oltre alla letteratura e alla musica contemporanea, ama molto l’opera (in special modo quella Pucciniana).
Il suo sito personale è
www.massimilianogiri.net

L’ospite
di Massimiliano Malerba (Roma)

- Fantascienza cupissima, sorretta da una scrittura barocca che sottolinea il peso emozionale che grava sui due protagonisti.
- A suo modo, una storia d’amore estrema, e la storia di un’estrema ribellione.
- Angosciante e struggente, con un finale tosto, che lascia il segno.

Per le note biografiche di Massimiliano Malerba si rimanda al racconto terzo classificato.

Progetto intelligente
di Piero Schiavo Campo (Bregnano, Como)

- Un solido racconto di fantascienza. Di notevole classe il finale aperto, e il tenere tutta la storia sul limite fra verità e follia.
- Fantascienza hard, con una base scientifica molto ben strutturata alle spalle.
- Affronta argomenti estremamente interessanti, e su cui riflettere, con un bell’artificio narrativo. “Una scatola dentro una scatola”, si potrebbe dire…

Piero Schiavo Campo è nato a Palermo nel 1951, ma è milanese di adozione.
Laureato in Fisica, lavora principalmente come free-lance nel campo dell’informatica. Da dieci anni tiene il corso di “Teoria e tecniche dei nuovi media” all’Università di Milano - Bicocca.
Ha cominciato a scrivere più o meno a dodici anni, ma non ha mai voluto pubblicare niente fino a pochi anni fa. Nel 2012 ha vinto il premio Urania Mondadori con il romanzo “L’uomo a un grado kelvin”, uscito nel 2013 nell’omonima collana.

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