Fuga da Mondi Incantati - Rassegna Recensioni

Davvero molte le recensioni e le segnalazioni per Fuga da Mondi Incantati!!
La rassegna di seguito, quindi, è necessariamente incompleta.
Un grazie per l’attenzione riservataci è dovuto ai siti Booksblog, Uraniasat, WebTrekItalia, Lusoria, 2099, Borgo Librario, Mente Locale, Poetilandia, Liberweb, oltre che, immancabilmente, ai portali della Delos Books: Fantascienza.com, Fantasy Magazine, Horror Magazine e Thriller Magazine.
Ringraziamo inoltre le trasmissioni radiofoniche Giocando (RAI Radio 2), Notte in Rete (Radio Imago), Il canto della Balena (Radio Popolare Roma), che più volte hanno parlato dell’antologia e del XV Trofeo RiLL, nonchè il mensile Aut (edito dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma).
Ma veniamo in medias res…

(Errico Passaro, Il Secolo d’Italia, dicembre 2008)
Un’antologia dove la fantascienza si ritrova allo stato puro, accanto e non all’interno di altri generi, è Fuga da Mondi Incantati (Nexus Editrice), che ci restituisce un’immagine lusinghiera dello stato dell’arte del genere fantastico in Italia, attraverso le prove inappuntabili di autori come, fra gli altri, Gordiano Lupi, Giulio Leoni, Franco Cuomo, Alberto Cola.

(Roberto Arduini, L’Unità, aprile 2009)
Fuga da Mondi Incantati è l’antologia ideale per un percorso a trecentosessanta gradi nella fantasia e nell’immaginario. Presentato durante il convegno Genius Loci, tenutosi a Roma, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Tor Vergata, è un viaggio stimolante fra storie “al di là” del reale e del verosimile, in un caleidoscopio di sogni, visioni, avventure e magia.
Il volume ospita diciannove racconti, di generi diversi ma strettamente connessi come il fantasy, la fantascienza e l’horror. Inoltre mette insieme testi di autori affermati nell’ambito della letteratura fantastica italiana e storie di scrittori esordienti, selezionati dal premio letterario Trofeo RiLL, uno dei più importanti concorsi per racconti fantastici del nostro paese.

(Daniele Barbieri, Carta, aprile 2009)
Dal ‘94 l’associazione RiLL ovvero Riflessi di Luce Lunare bandisce un concorso – scusate, un “trofeo” – di racconti fantastici: spazio libero alla fantascienza, all’horror, al fantasy e alle varie sfumature del non realismo. Ecco dove nasce Fuga da Mondi Incantati, co-edito da RiLL stessa, da Nexus Editrice e da Lucca Comics and Games.
In totale 19 racconti. I primi quattro sono di chi ha vinto l’edizione 2008: due uomini e due donne, che non sfigurano accanto ai successivi che sono nomi noti, ovvero otto autori e un’autrice che fanno parte della giuria. A chiudere il volume sei storie costruite su una “sfida”: l’associazione RiLL infatti invita alcune finaliste e alcuni finalisti dei concorsi passati a costruire un racconto partendo da alcuni tasselli: stavolta il personaggio era un mimo, il luogo “un deserto dove un tempo c’era il mare”, l’oggetto una penna d’oca, “abofe” la (decisamente misteriosa) parola, infine una frase tratta da un romanzo di Celine.
Prima di addentrarsi nei dettagli, uno sguardo d’insieme.
Le 176 pagine valgono il tempo e la spesa di 9 euri e 50? Senza esitazioni sì: la lettura è quasi sempre piacevole [...], il panorama è vario. Per rubare la frase a Mariangela Cerrino siamo liberi se ci sono “infinite possibilità, infinite combinazioni”. Come nel racconto della Cerrino, anche nell’universo dove ora vi trovate è destinato a perdere chi vuole “chiudere quella porta”, ammonendoci che gli esseri umani sono fatti per “una sola realtà”, che non esistono gli infiniti mondi di cui fantasticò quel Giordano Bruno che santa romana chiesa […] tentò di tacitare ma che ancora ci parla e affascina.
Entriamo nel merito.
I quattro racconti premiati al concorso sono di buon livello. Il più malandrino è forse “Tempus fugit” (secondo classificato) perchè ogni finale è un nuovo inizio, visto che l’autore sa condurci in un incantesimo-maledizione circolare. Il quarto piazzato [“Zed”, di Maria Francesca Zini], decisamente non fantascienza, potrebbe essere un potente esorcismo collettivo contro la notte più lunga dell’anno e come tale rimane nella mente di chi legge.
Dovendo scegliere fra [i racconti dei giurati] l’invenzione di Massimo Pietroselli – ovvero “Il naso dell’astronomo” – è perfetto per questo 2009 galileiano. Poi, a parte la fantascienza cosmogonica della già citata Cerrino, il più sorprendente è forse il “Serial Killer” di Franco Cuomo.
Colpisce nelle brevi note biografiche come questi cultori e cultrici del fantastico abbiano spesso a che fare (per mestiere o magari come seconda vita…) con attività fin troppo concrete, dall’ingegneria al lavoro in banca mentre in giuria c’è persino chi lavora nelle tecnologie spaziali.
[…] Resta da accennare ai sei - una sola donna fra cinque uomini - che si sono cimentati nella “sfida” suddetta, con buoni risultati. Forse la visione più inquietante e memorabile è nel racconto di Luca Barbieri (preciso subito che non siamo parenti), con i suoi tremendi “mercanti di voce”, ma anche Enrico Di Addario sa giocare bene con la sua fantasy frizzante, mescolando amuleti e razzie, improbabili piume d’angelo con l’unica lingua davvero universale che purtroppo è il grido di dolore durante le battaglie.

(Andrea Ligabue, La Gazzetta di Modena, gennaio 2009)
Facciamo oggi un piccolo salto oltre gli stretti confini del gioco per presentare e consigliare un'antologia di racconti che nel mondo del gioco trova origine ed ispirazione. Fuga da Mondi Incantati è un progetto editoriale della nota casa editrice di giochi Nexus, e nasce come iniziativa dell'associazione RiLL - Riflessi di Luce Lunare.
L'antologia presenta diciannove racconti fantasy, fantascienza ed horror, di autori affermati ed esordienti, tra cui i primi quattro classificati al premio letterario Trofeo RiLL

(Ennio Peres, Linus, giugno 2009)
Una nuova raccolta di racconti fantastici, premiati nelle ultime edizioni del Trofeo RiLL. [...] L'opera è completata da un insieme di racconti scritti per l'occasione dagli autorevoli membri della giuria, [...] che hanno voluto mettersi in gioco anche loro.

(Peter Patti, Progetto Babele, gennaio 2009)
Si parte fortissimo con "I Corvi sono lì che aspettano" di Euro Carello, un noir fantascientifico che anticipa un aspetto triste ma imprescindibile del nostro futuro prossimo: il controllo delle nascite. (Cinque stelle su cinque.)
Bello e anche originale "Tempus Fugit" di Francesco Troccoli, con una punta di indefinito déjà vu... ma non c'è da sorprendersi, visti quanti e quali temi sono già stati trattati nella letteratura fantastica (e proprio quello dei paradossi temporali è tra i più ricorrenti). (Quattro stelle)
[…] Affascinante l'atmosfera di "Zed" a firma di Maria Francesca Zini. Il paese qui descritto è arcaico come quelli d'Abruzzo e di Lucania descritti dai grandi scrittori del Novecento (Silone, Scotellaro...), ma la Zini riesce a proiettare l'etnicità e i riti di un'onnipresente religione in una dimensione fantasy imparentata più con Kafka che con Tolkien e Pratchett. (Quattro stelle)
"Qualcuno tra noi" di Donato Altomare ci rammenta che non c'è dolore più grande di quello di un padre e di una madre che hanno perso il loro bimbo. Altomare descrive molto realisticamente le reazioni dei genitori alla morte del figlio, i gesti e i silenzi di lei, le lacrime e i discorsi di lui... tutto assai veritiero, probabilmente a seguito di un'esperienza personale... per poi virare sull'inevitabile epilogo di stampo fantasy-horror. (Quattro stelle)
L'incipit di "Occidente", il racconto di Andrea Angiolino, è di chiara matrice salgariana. Procedendo con la lettura, ci si accorge che, con l'eccezione dei nomi e di taluni riferimenti, non abbiamo a che fare con vera e propria letteratura fantastica , bensì con una riscrittura del viaggio di Colombo verso le Nuove Indie. Questa short story peraltro non sfocia in una pointe e, anzi, il finale è scontato. Comunque, quattro stelle perché scritta bene.
Onore al re della fantascienza umoristica italiana! "Detraibilità fiscale" di Massimo Mongai è il racconto più appetibile di questa raccolta, un autentico orgasmo pirotecnico a base di geniali trovate scurrili. (Cinque stelle)
Un soave affabulatore è Massimo Pietroselli, che con "Il Naso dell'Astronomo" ci immerge nella Praga del folle Re Rodolfo. Chi è già stato nella capitale ceca riconoscerà senz'altro gli scorci topografici dipinti da Pietroselli, e chi ha confidenza con certo filone "alchemico" ricaverà diletto e sostentamento da questo suo racconto.
Ma... altolà! Ad un tratto usciamo dalla Praga di Tycho Brahe per ritrovarci a Roma, nel 1633, con Galilei che attende di presentarsi davanti al tribunale dell'Inquisizione...
Un piccolo grande capolavoro. (Cinque stelle, e lode)
Le "Nuove considerazioni sul Paracarrismo nell'Alto Ticinese" di Sergio Valzania sono decisamente fuori posto in una simile silloge, ma abbiamo a che fare con una satira sopraffina (trattasi dell'elaborata recensione di un fittizio movimento artistico, “imperniato” sulla costruzione di paracarri stradali) che in certo qual modo assomiglia alle mie falsificate critiche letterarie a firma del fantomatico Magister terribilis Edward Sciabazz.
Cibo per menti colte. (Cinque stelle)
Poco più che discreto "Cappuccetto Rosso" dell'onnipresente Gordiano Lupi. (Tre stelle)
[…] Con "Serial Killer" di Franco Cuomo torniamo a risalire la china. (Quattro stelle)
Seguono i sei racconti prescelti tra quelli che hanno partecipato a un concorso a tracce fisse dal nome "Sfida". […] Di questi sei contributi, il più valido è senz'altro "Ippei" di Graaz Calligaris (Cinque stelle, e lode).

(Marco Giorgini, Kultunderground, aprile 2009)
Un volume curato e di ottima qualità, difficile dire di meno.
Dietro alla splendida copertina di Valeria De Caterini, l’antologia Fuga da Mondi Incantati racchiude infatti molti racconti che non sfigurerebbero in una raccolta internazionale, e che spaziano dal fantasy all’horror, muovendosi però principalmente nell’ambito della buona science-fiction.
Basterebbe guardare i nomi dei partecipanti illustri per potere comprare ad occhi chiusi questo libro (pubblicato dalla Nexus Editrice e patrocinato da Lucca Comics & Games), ma credo sia giusto precisare che le opere di apertura, dei quattro vincitori della quattordicesima edizione del Trofeo RiLL, non cedono di un solo millimetro il passo a quelle degli autori più illustri. “I Corvi sono lì che aspettano” (di Euro Carello), primo classificato, è infatti un buon racconto di fantascienza “sociale” che parla di controllo delle nascite e che ha un ritmo e uno stile impeccabili. “Tempus fugit” (di Francesco Troccoli), tratta di un singolare disturbo della percezione temporale e chiosa una discreta progressione con un finale splendido. “Case History” di Francesca Garello, racconto sempre sci-fi, ha un bell’impianto narrativo e ci illustra la sintomatologia di un nuovo virus. Infine “Zed”, di Maria Francesca Zini, classificabile più o meno come fantasy, ha una prosa e un incedere notevoli, che sorreggono una storia davvero originale e ben costruita.
La seconda parte della raccolta contiene invece il materiale delle guest star che si sono prestate anche come giurati […]. Praticamente tutto materiale di prim’ordine, su cui svettano, a mio parere un paio di cose davvero belle (“Qualcuno tra noi” di Donato Altomare e “La fortuna di Cino e Franco” di Giulio Leoni), e che ampliano di molto lo spettro dei temi proposti dai primi autori. Qui infatti troviamo temi più cupi, accenni alla guerra o ai viaggi, e tanto altro. Gli stili di questi grandi nomi del fantastico italiano sono molto diversi ed è gradevole passare da uno all’altro, vedendo variare l’attenzione ai particolari o ai dialoghi o all’atmosfera, o passare da una narrazione claustrofobica a una surreale e ironica.
Chiude poi l’antologia una sezione chiamata “Sfida 2008”, che propone i migliori racconti che sono stati scritti da precedenti finalisti del RiLL giocando su alcuni elementi fissati dagli organizzatori (tra cui, per esempio, la figura del mimo, o la parola inventata abofe). E anche in quest’ultima parte si vede che le belle penne che si sono cimentate hanno saputo comporre ottime immagini e trame convincenti, nonostante gli “strani” vincoli imposti dalla competizione. Gli autori che hanno un loro contributo in questa parte sono (sempre in ordine di apparizione) Emiliano Angelini, Luca Barbieri, Chiara Beaupain, Graaz Calligaris, Alberto Cola e Enrico Di Addario.
Considerando l’alto livello complessivo dell’opera è difficile non considerare questa antologia un premio davvero superlativo per chi ha vinto la scorsa edizione del RiLL, che può così fregiarsi di un titolo importante, nonostante la distribuzione ridotta, e che sa di poterlo fare dopo avere superato la selezione di una giuria competente e attenta.
Per il lettore, se appassionato di letteratura fantastica, un bel momento letterario, ricco e variegato.

(Davide Longoni, La zona morta, dicembre 2008)
E’ uscito da poco il libro Fuga da Mondi Incantati, la nuova antologia che raccoglie i racconti fantastici della quattordicesima edizione del Trofeo RiLL, pubblicata da Nexus Editrice. Ideale per un percorso a tutto tondo nel mondo della fantasia e dell’immaginario, il volume è un viaggio colorato e stimolante fra storie che vanno al di là del reale e del verosimile, per addentrarsi in un mondo caleidoscopico fatto di sogni, visioni, avventura e magia.
Il libro raccoglie diciannove racconti, tutti connessi con fantasy, fantascienza e horror. Potrete leggere testi di autori affermati nell’ambito della letteratura fantastica italiana a fianco di storie di scrittori esordienti, selezionati proprio dal premio letterario Trofeo RiLL, uno dei più importanti in Italia….

(Lo Schermo, testata giornalistica on line di Lucca, aprile 2009)
Il Trofeo RiLL è organizzato dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare e riceve più o meno 200 testi a edizione, da autori di tutte le regioni italiane e dall’estero. Il premio è ben radicato anche in Toscana, dato il decennale legame con la manifestazione Lucca Comics & Games, che patrocina il Trofeo RiLL e le antologie di racconti connesse. Lo scorso anno, infatti, è giunta quarta la pisana Maria Francesca Zini, mentre tra i finalisti c’erano i fiorentini Andrea Di Meo e Roberto Landi.
Da ogni edizione del concorso viene tratto un volume di racconti.
I protagonisti delle storie di Fuga da Mondi Incantati (Nexus Editrice, 2008) sono cavalieri medievali, medium, uomini che viaggiano nel tempo, demoni, ma anche mimi, scrittori del futuro, navigatori in cerca dell’isola non trovata o medici alle prese con misteriosi virus... Sono davvero tanti gli aspetti del fantastico affrontati nei racconti, che danno vita a un libro in grado di coinvolgere e divertire tutti i lettori.
Di particolare valore la presenza in ogni antologia sia di racconti premiati nel concorso sia di opere di scrittori che sono giurati del Trofeo RiLL. […]
Da ricordare, in chiusura, la bellissima copertina del libro, opera di Valeria De Caterini, artista romana che ha all'attivo, oltre alle illustrazioni per tutti i volumi della serie "Mondi Incantati", anche collaborazioni con La Repubblica, La Nuova Ecologia, Medici senza Frontiere, L'Unità e la casa editrice ludica Rose and Poison (per cui ha curato i disegni del gioco di carte sul Medio Evo "Obscura Tempora").

(Valentina Somma, Terre di Confine, aprile 2009)
L’antologia di racconti che riassume la quattordicesima edizione del Trofeo RiLL ci offre diciannove frammenti di narrativa di nuove e vecchie promesse del fantastico italiano. Come nelle precedenti edizioni, il concorso era aperto a racconti che trattassero questo genere nel senso più ampio del termine, valutati e infine premiati da una nutrita giuria.
La raccolta si apre con gli scritti vincitori, seguiti da quelli usciti dalla penna dei giurati; si chiude poi con il risultato della gustosa SFIDA. proposta ai finalisti delle edizioni precedenti.
In totale comunione con il titolo dell’antologia, l’eterogeneo gruppo di racconti ha l’aria di narrare principalmente di personaggi in fuga, ricalcando le atmosfere già avvertite nelle precedenti summe del concorso. Nelle trame serpeggia una tendenza all’estraniarsi, un distacco dalle emozioni a favore di una razionalità senza scampo, di una vita incentrata su obiettivi pratici. In generale non si tratta di scelte coscienti, quanto di intimo cambiamento dovuto a fattori esterni. Pur all’interno di ambientazioni immaginarie, gli autori sembrano essersi trascinati dietro un disagio sociale del tutto contemporaneo. Appare evidente l’incapacità di godere dei piccoli piaceri, l’incombente frantumarsi di ogni illusione, l’impossibilità di spiccare il volo.
La vena comune è una nostalgia per il passato, per il valore simbolico delle cose, per la magia delle coincidenze e dei segni del fato. Nonostante questo, la sensazione è quella di un esilio forzato dai sentimenti. Anche nella fantasia, i sogni non sembrano avere intenzione di avverarsi. Si rimane incerti di fronte a un bivio, troppo segnati da una civiltà - la nostra - che si fonda su verità falsamente definitive.
Forse per questo motivo, nella raccolta, la Fantascienza sembra prevalere sul Fantasy, e mette in evidenza un continuo e inarrestabile deteriorarsi dell’anima umana. Quasi tutti i protagonisti devono arrendersi alla sconfitta. Il sapore di questi racconti ha sempre un retrogusto amaro.
Per offrire un esempio di quanto affermato, prendiamo in esame i racconti finalisti di questa edizione del trofeo.
“I Corvi sono lì che aspettano”, il racconto di Euro Carello che si è aggiudicato la vittoria, si incentra su un futuro non troppo lontano in cui le nascite devono essere bilanciate dallo stesso numero di decessi, allo scopo di contenere la vertiginosa crescita demografica. La registrazione di un decesso in famiglia è l’unica speranza di ottenere il permesso per mettere al mondo un figlio.
Gabi [la protagonista] ha quasi superato l’età fertile e desidera disperatamente una bambina. Suo padre è ricoverato in ospedale, in gravi condizioni, ma nonostante ciò pare impiegherà ancora molto tempo a morire. Inoltre, i Corvi - profittatori senza scrupoli - aspettano solo l’occasione buona per rubarle il decesso e rivenderlo a qualche facoltoso. La donna prende la decisione di porre fine alla vita del genitore, scontrandosi con il marito contrario e rinnegando una parte di sé - l’amore di bambina per suo padre - pur di ottenere ciò che desidera.
L’atmosfera del racconto è ossessiva, malata; la scelta di Gabi risulta perfettamente plausibile e d’attualità, alla luce degli ultimi fatti di cronaca, e per questo ancora più incisiva. Rimane alla fine una desolata tristezza.
“Tempus Fugit”, di Francesco Troccoli, piazzatosi al secondo posto, racconta invece l’incredibile malattia “temporale” di Marco.
Il normale scandire di minuti, ore e giorni diventa improvvisamente una frenetica corsa di cui l’uomo ricorda e vive solo piccole tappe significative, con pause di coscienza sempre più ampie. Tutto questo lo porta a sfiorare la follia, finché un dottore del futuro non gli garantirà di poter risolvere il suo problema riportandolo nel passato, al fatto (la passione per una ragazza) che l’ha tanto sconvolto da trascinarlo fuori dal fiume del tempo. Ma il passato si può cambiare?
Il ritmo della narrazione è serrato. Il lettore capisce subito di trovarsi all’interno di un ciclo senza fine in cui il protagonista rimarrà prigioniero. Troccoli riesce a risolvere un soggetto non del tutto originale con una certa abilità, comunicando con una buona prosa la frenesia folle del tempo malato del protagonista.
Ha sapore di Fantascienza anche il racconto “Case History” di Francesca Garello (terzo posto), ambientato in una sala conferenze ove un medico sta esponendo un caso clinico davanti a un pubblico esigente che comprende due premi Nobel. L’analisi di un paziente, all’apparenza affetto da sintomi comuni e facilmente risolvibili con terapie tradizionali, si rivela invece un caso senza precedenti che mette in luce l’evoluzione di un virus informatico in un equivalente distruttore della macchina-uomo. La soluzione del caso, se possibile, è ancora più inquietante della sua origine.
La narrazione è fluida, scorre piacevolmente nonostante l’uso frequente di termini medici e scientifici. Inoltre regala un certo brivido. Alla luce dei progressi di scienza e tecnica, una simile commistione tra digitale e biologico non sembra un fatto poi così improbabile.
L’ultimo racconto dei quattro premiati dalla giuria, “Zed”, di Maria Francesca Zini, è un piccolo capolavoro. In una comunità cittadina che pare sospesa nel tempo si prepara una misteriosa funzione. Una “processione” non meglio identificata sfiora le case ogni notte, dipingendone le facciate di arcani simboli, tracciati con il colore verde. Una volta l’anno, l’Ombra prende la forma delle persone amate che hanno lasciato la città.
Questi demoni tentatori si insinuano tra gli abitanti, desiderosi di essere accolti per acquisire il dominio di tutto e tutti; per il bene della comunità, bisogna ignorare il richiamo del proprio cuore e i ricordi che legano a queste persone ormai andate, e resistere alla tentazione di accoglierle.
Zed è tornato e la protagonista dovrà lottare contro sé stessa fino al momento della “funzione”, una sorta di incantesimo che dissiperà il pericolo.
Senza offrire alcuna vera descrizione del dove, del quando né del contesto, Maria Francesca Zini tesse una trama fine e poetica, commovente e profonda. La dolcezza della narrazione si coniuga con una prosa elegante.
[…] È molto interessante il risultato della S.F.I.D.A. di questa edizione, incentrata su alcuni contenuti obbligatori e proposta ai finalisti delle edizioni precedenti. La sfida consisteva nel creare un racconto al cui interno comparissero tutti - o quasi - i seguenti soggetti: un mimo, una penna d’oca, il deserto e la parola “abofe”. Era stato fornito anche un frammento di dialogo. La presenza di questi punti fermi, invece di limitare la creatività, sembra aver dato le ali all’immaginazione degli autori. Questi racconti si rivelano tra i più validi della raccolta.

(Emanuela Santacroce, Saltinaria, aprile 2009)
Le storie narrate in Fuga da Mondi Incantati sono fantasy, horror e fantascientifici a seconda dell’ispirazione dei loro autori. Fuga da Mondi Incantati contiene diciannove racconti che allontanano il lettore dalle quotidiane cornici del reale e del verosimile, almeno per il breve attimo di un racconto, per immergersi in un mondo fantastico. Storie che semplicemente vanno al di là della realtà…

(La Vallisa, rivista letteraria, numero 81, dicembre 2008)
Sono già sei le antologie di racconti “dal Trofeo RiLL e dintorni”, pubblicate nella collana “Mondi Incantati” (Nexus Editrice). In ogni volume storie dei migliori partecipanti al concorso si alternano a quelle di scrittori italiani di fantasy e fantascienza, che sono anche giurati del premio.
In Fuga da Mondi Incantati si possono leggere 19 testi. Fra questi spiccano “Qualcuno fra noi”, di Donato Altomare, un poetico e toccante racconto horror su una coppia che ha appena perso il proprio unico figlio, e “Il naso dell’astronomo”, di Massimo Pietroselli, un esoterico racconto ambientato nella Praga del XVI secolo, che ha tra i protagonisti l’astronomo danese Tycho Brahe.
Molto belli anche “Tempus Fugit”, divertente esempio di fantascienza dei nostri giorni (di Francesco Troccoli, secondo classificato al XIV Trofeo RiLL), e “Il segreto di Hervé De Ponsac”, di Enrico Di Addario, rivisitazione magico-religiosa della battaglia di Poitiers fra Arabi e Franchi.
Fuga da Mondi Incantati è uno stimolante spaccato di quel che è oggi la letteratura fantastica italiana, degnamente rappresentata da voci di professionisti e di esordienti. Una lettura che non delude e fa anche riflettere, come nel caso de “I Corvi sono lì che aspettano”, di Euro Carello, un noir fantascientifico che parla di diritti sociali miscelando insieme durezza e umanità. Un ottimo racconto, meritatamente vincitore del XIV Trofeo RiLL.

(Giulia Abbate, Studio 83, luglio 2009)
Fuga da Mondi Incantati è l'antologia collegata all'edizione 2008 del Trofeo RiLL per racconti fantastici. Come le precedenti, contiene i quattro racconti migliori dei partecipanti al concorso letterario, alcuni pezzi dei giurati e, in coda al volume, gli esiti di SFIDA, una gara parallela riservata ai finalisti delle edizioni passate, che sono chiamati a comporre racconti partendo da alcuni elementi fissi […].
Inizierei proprio dalla fine, ovvero da SFIDA.
Le modalità del mini torneo sono state modificate: le proposte dalle quali partire non sono più i personaggi e le situazioni, ma spunti ben più semplici da usare in modo elastico. Il risultato è decisamente positivo e ci offre racconti molto diversi tra loro, nei quali le indicazioni sono rielaborate in modi creativi, inaspettati e divertenti; tra essi, tutti godibili, spicca "Una questione di prospettiva" (di Alberto Cola) nel quale l'ingrato mestiere dello scrittore è riletto in chiave fantascientifica e, forse, giocando un po' con gli specchi.
Come la scorsa edizione, i racconti dei premiati sono di buona qualità.
Il primo classificato, "I Corvi sono lì che aspettano" (di Euro Carello), che narra una sofferta vicenda familiare in un contesto distopico ben delineato, è orchestrato in modo coerente e ben scritto. […] L'insidioso virus di "Case history" (di Francesca Garello) unisce una buona idea a un'altrettanto brillante struttura narrativa, decisamente originale. L'affascinante "Zed" (di Maria Francesca Zini) ambienta una cerimonia di catarsi dai tratti fantasy in un tempo imprecisato, fatto di borghi e strade di pietra.
Direi che in questa edizione del Trofeo, oltre all'ironia da sempre messa in primo piano, risalta anche il ricorso a scenari del passato storici o cronici; oltre a "Zed", infatti, anche tra i racconti dei giurati c'è più di un'incursione in "mondi incantati" del passato: la spedizione esplorativa dei navigatori di "Occidente" (di Andrea Angiolino); l'osteria della Roma seicentesca ne "Il naso dell'astronomo" (di Massimo Pietroselli) dove si mescolano leggende di alchimisti a fiabe orientali […].
Nei restanti racconti dei giurati si dispiegano temi e stili diversi quanto le penne coinvolte: […] la rilettura di "Cappuccetto Rosso" (di Gordiano Lupi), che sconfina nel gore, dà una scossa gustosa a un'antologia nella quale di solito si prediligono temi fantasy e sci-fi. "Detraibilità fiscale" (di Massimo Mongai) è un esercizio di estro davvero divertente che si fa largo tra commercialisti e voci di Wikipedia con scanzonata spregiudicatezza. "Nuove considerazioni sul Paracarrismo dell'Alto Ticinese" (di Sergio Valzania) è un divertissement acuto che forse risente della forma troppo pesante. […]
Complessivamente, possiamo affermare che la varietà dei racconti, dei generi, delle tematiche e delle scelte narrative - che è la marca del Trofeo RiLL e della sua apertura al "fantastico" nel senso più ampio - porta a una lettura interessante, piena di spunti stimolanti e di sorprese.

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