On Stage!... dieci anni dopo

Luca Giuliano ci parla del decennale della sua più famosa creazione, On Stage!, il gioco di ruolo narrativo di ispirazione teatrale.
[pubblicato su RiLL.it nell'ottobre 2005]



Quando ho iniziato a pensare a On Stage!, nel dicembre 1992, sono stato influenzato soprattutto da Amber Diceless Role Playing, di Erick Wujcik; dalla universal fantasy machine di Star Trek, il ponte ologrammi che ancora oggi fa sognare qualsiasi giocatore di ruolo; e da Rosencranz e Guildenstern sono morti, il film di Tom Stoppard che gioca con il teatro di Shakespeare assumendo il bizzarro punto di vista di due personaggi minori dell’Amleto.

Volevo creare un gioco di ruolo potenzialmente infinito in cui i giocatori stessi potessero diventare non solo interpreti dei personaggi ma anche autori della storia.
Mi guidava il desiderio di costruire un meccanismo combinatorio leggero e veloce per mettere “in scena” un gioco di interpretazione sempre nuovo ed inesauribile.

On Stage! è nato intorno al personaggio di Amleto, utilizzando la formidabile macchina teatrale ideata da William Shakespeare.

Oggi, a dieci anni dalla sua pubblicazione (e dal premio Best of Show allora ricevuto a Lucca Comics & Games), vedo con piacere che questa creatura è vitale e ha fatto larga breccia nell’immaginario e nella pratica dei giocatori italiani.

Accanto al classico gioco intorno al tavolo sono maturate esperienze e varianti (come On Stage! Vox Populi, dell'associzione Gli Ultimi Cavalieri), sviluppate dai giocatori stessi, che hanno dato ad On Stage! una durata inconsueta nel panorama italiano.
Le sceneggiature pubblicate e quelle scaricabili gratuitamente in Internet sono numerose e vanno ben oltre l’ispirazione dalla quale ha avuto origine. Oltre ad autori come Euripide, Sofocle, Plauto, Machiavelli, Oscar Wilde e Luigi Pirandello, ci sono i manga giapponesi, i Puffi, Star Trek, Star Wars, musical come Nôtre Dame de Paris, fumetti come Dylan Dog e Paperino, cartoni animati come Lilo e Stitch, film come Casablanca e Zoolander, serie televisive come Beautiful e Hazzard.

Il “gioco del teatro” moltiplica dentro di noi il gioco della vita.

On Stage!, in questi anni, mi ha aperto la strada ad altre esperienze molto coinvolgenti, per me e per coloro che come me hanno deciso di esplorare le frontiere del gioco di ruolo.
Pathos e l’Associazione di Letteratura Interattiva ne sono un esempio concreto.

On Stage! non avrebbe avuto questa diffusione senza la passione dei registi e degli autori che lo hanno accolto come una creatura nata nel loro mondo e per il loro divertimento. Non avrebbe avuto questo successo se non ci fosse stata la fiducia degli amici della Das Production che lo hanno trasformato in un prodotto editoriale.

Un grazie a tutti.

 

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